Quanto son belle le fake news? Il ragionamento di Centromarca

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Quanto son belle le fake news? Il ragionamento di Centromarca

Maggio 2018. RetailWatch ha già evidenziato l’incredibile avventura passata da Francesco Mutti su un suo prodotto.
 
Leggete prima le note di Centromarca e poi scaricate lo studio per capire la gravità e i danni provocati dalle fake news.

  • “Centromarca presidia stabilmente il tema della corretta informazione di prodotto sui media classici e sulle piattaforme digitali.

L’informazione falsa/scorretta/incompleta, infatti, determina un danno reputazionale per il brand/l’azienda/la categoria di prodotto e influisce impropriamente sulla concorrenza perché condiziona il comportamento del cosumatore creando false convinzioni che orientano le scelte d’acquisto”.

  • L’attività è articolata su due fronti:
  • Media classici – “Nel periodo ottobre 2017 / giugno 2018 monitora numerosi programmi televisivi, di tutte le reti, con l’obiettivo di rilevare criticità nella trattazione (no contraddittorio, uso a tesi dell’informazione scienifica, pregiudizio antindustriale, allarmismo ingiustificato, tecniche televisive usate ad arte per mettere in cattiva luce il prodotto industriale…). La rilevazione, a cura dell’Osservatorio di Pavia, ci consente di averef un’idea dell’andamento del fenomeno nel tempo e di intervenire sugli editori per segnalare situazioni critiche sulla base di solide rilevazioni terze”.
  • Piattaforme digitali – “Centromarca è membro del “Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali” attivo presso Agcom.

Abbiamo ritenuto opportuno lanciare questa survey su un campione di aziende associate per avere un’idea della portata del fenomeno fakes sull’IdM da condividere nell’ambito del GdL in cui sono presenti diverse oragnizzazioni: da Facebook all’OdG, da Rai a Mediaset, dalle Associazioni dei Consumatori a Google.
Non esitono analisi di questo tipo sull’industria grocery. Le evidenze sono dunque la cartina di tornasole della situazione”.

  • Le evidenze della survey sono chiare: fenomeno presente, colpisce i prodotti e i brand, il numero di “crisi” per singola azienda può essere elevato, la piattaforma ricorrente su cui le fakes sono veicolate è facebook.
  • Learning e obiettivi
  • Fondamentale monitoraggio della rete per riscontare i fakes: quante aziende non ne rilevano la presenza?
  • Fondamentale gestire la crisi in tempi rapidi, attivando la piattaforma, la polizia postale, le istituzioni competenti e  avvalendosi di esperti interni/esterni all’azienda

Sulla base delle evidenze ci poniamo l’obiettivo di elaborare in seno al Tavolo tecnico di Agcom:

  • Best practices per la gestione della crisi da diffondere nelle imprese
  • Favorire l’educazione del consumatore affinché abbiamo un minimo di strumenti per individare i fake (attraverso le associazioni dei consumatori)
  • Sensibilizzare le piattaforme digitali affinchè rafforzino la loro capacità segnalare i fake al pubblico
  • Sensibilizzare il servizio pubblico radiotelevisivo affinché in determinate circostanze possa segnalare ai suoi pubblici fakes di particolare rilevanza contribuendo così ad evitare comportamenti anomali del consumatore

Scarica qui il documento di Centromarca

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