Richmond Retail Business Forum riparte dal 18 ottobre a Rimini

Data:

Settembre 2020. Tutti al Grand Hotel di Rimini dal 18 al 20 ottobre 2020 per la decima edizione del Richmond Retail Business Forum, il posto giusto per ripensare le logiche e i flussi del Retail nella consapevolezza che durante le fasi di grande trasformazione una delle skills più pregiate è il sangue freddo.

Non c’è da nascondersi dietro un dito, il mondo del Retail è alle prese con uno shock senza precedenti. Nel film di Spielberg Salvate il soldato Ryan che si apre facendo rivivere in modo epico lo sbarco degli Alleati in Normandia, il capitano Miller dice: “Ogni granello di questa spiaggia è stato messo sotto tiro!” Nei mesi del lockdown e delle lente riaperture, l’intero settore ha vissuto un diffuso senso di spaesamento per il brusco calo dei consumi, e una giusta reazione pavloviana che potremmo sintetizzare con la frase: “Serriamo i ranghi e lavoriamo per tornare allo status quo.” A distanza di qualche mese possiamo osservare una eterogeneità più ampia negli orientamenti. La crisi ha un carattere persistente che ha innescato reazioni a catena poco prevedibili,  allontanando la possibilità di un veloce ritorno al passato. A questo punto gli attori più forti (leggi più lucidi, aperti e non timorosi) cominciano a riflettere sul dopo in chiave evolutiva.

Richmond Retail Business forum, che quest’anno registra la decima edizione, diventa il posto giusto per le ‘prove tecniche’ di ripartenza del settore e per immaginare nuovi schemi, nuovi format e anche nuove visioni del business.

Gli organizzatori hanno chiesto alle circa 70 aziende invitate (Delegates) su quali progetti stessero lavorando. Alcune risposte sono arrivate prima del COvid-19, altre durante i mesi di chiusura. Ne è venuto fuori un quadro che fa pensare a un cantiere vivo, fatto di cinque zone più ‘calde’ rispetto ad altre. Eccole, insieme ad alcune risposte.

  1. Integrazione & tecnologie

Integrazione omnichannel fra Ecommerce e Retail.

Price TAG con QR code di training per clienti.

Sostenere il negozio fisico ‘contro’ l’avvento del web.

Aumentare il ROI sugli investimenti CRM e Digital.

  1. Risorse umane

Smaterializzazione della postazione di cassa, con passaggio della cassiera a assistente alla vendita.

Formazione field people (on the road).

Piattaforma di training on-line per addetti alla vendita.

Nuove tecniche di formazione in aula.

Ricerca continua delle risorse umane.

  1. Marketing

Marketing drive to store.

Marketing responsabile ed ecosostenbile.

Millenials e generazione Z.

Piattaforma per sviluppo dei clienti a basso potenziale.

  1. Design punto vendita

Neuromarketing sul punto vendita.

Tecniche e strategie visual.

Experience design.

General contractor per il format del punto vendita.

  1. Immobiliare

Cambiamento del mercato immobiliare Retail.

L’impressione è appunto quella di un cantiere che investe a tutto campo le componenti di base del punto vendita. Riaprire non basta, ritornare ai numeri di ieri nemmeno: bisognerà anche riprogettare senza paura di imboccare strade nuove.

Ne è convinto uno degli speaker di punta del prossimo Richmond Retail Business forum, Antonio Fossati, che ha infatti intitolato il suo wokshop La sfida darwiniana del Retail: cigni neri, Big Data e il non predittibile. Fossati, bocconiano doc, – che in trent’anni di lavoro nel channel mix ha sviluppato progetti per oltre 500 brand – parlerà dell’impasse in cui si trovano le aziende, strette fra sistemi di pianificazione e algoritmi sempre più rigidi da una parte, ed esigenza di reagire in modo flessibile e in tempo reale agli eventi imprevisti dall’altra. Secondo Fossati, il Retail del futuro sarà Unified Commerce, ma non solo come integrazione di canale. Sarà centrale l’integrazione fra capacità di gestire i dati e l’intuizione e l’ascolto di segnali eterogenei, anche in ambiti sino ad oggi fuori dal perimetro tipico aziendale.

Impatto dei dati e Advanced analytics sono al centro di un altro workshop molto atteso, tenuto da Guia Ricci e Manuel Scotti, rispettivamente Principal e partner di The Boston Consulting Group. Attraverso 4 casi nel settore abbigliamento, lusso, caffè e food, mostreranno come i dati e le loro analisi possano fare la differenza. Con quali strumenti? Ottimizzazione dei markdown, Data Digital marketing, personalizzazione, ottimizzazione fra promozione e assortimento.

Alla fine del film, il soldato James Ryan va a visitare la tomba del capitano Miller. “Ho cercato di vivere la mia vita nel migliore dei modi, spero che sia bastato, spero che almeno ai suoi occhi, mi sia meritato quello che tutti avete fatto per me.” Fare le cose nel migliore dei modi è la strada giusta, a prescindere da come vada a finire la storia.

Per informazioni: https://www.richmonditalia.it/eventi/retail-business-forum/

Eugenio Alberti
Direttore Comunicazione
Richmond Italia

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.