Tiramisù: Starbucks vs Bar Atlantic di Esselunga

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Recentemente, Starbucks ha introdotto un prodotto novità che può essere consumato in store oppure portato a casa: il tiramisù monoporzione. Lo abbiamo provato, paragonandolo a quello disponibile presso i Bar Atlantic di Esselunga.

Starbucks è colosso globale delle caffetterie, fondato a Seattle nel 1971. Al 2024, l’azienda conta oltre 40.000 punti vendita in 87 Paesi, con un fatturato complessivo di circa 36.2 miliardi di dollari. Dal 2018 anche in Italia, nel nostro Paese ha attualmente 47 store: qui, ha optato per una strategia di adattamento al gusto locale, collaborando anche con panetterie e gastronomie italiane di alto livello. Il suo sviluppo, comunque, nel Paese dei bar, non è certamente semplice.

Oltre ad un’offerta legata strettamente al mondo della caffetteria, ricca di prodotti che spaziano dal caffè espresso alle bevande a base caffè, Starbucks propone tutta una serie di altri articoli: sandwich e panini caldi, insalate, pasticceria, lievitati, frutta e yogurt monoporzione.

Recentemente la selezione ha incluso anche il tiramisù in vasetto di vetro, che si può acquistare e portare a casa oppure consumare in loco. La product review che abbiamo realizzato per questo prodotto tiene conto di prezzo, confezione, ingredienti e, ovviamente, gusto.

Prima di stilare una pagella finale, tuttavia, abbiamo paragonato il tiramisù di Starbucks con quello disponibile presso il Bar Atlantic di Esselunga. Anche qui, come presso la nota catena di caffetterie, i clienti possono decidere di fermarsi per uno snack veloce o per consumare un pasto completo.

Tiramisù Starbucks: caratteristiche e ingredienti

In data 23 aprile 2025 ci siamo recati presso lo Starbucks di Arese (MI), inserito all’interno del centro commerciale “Il Centro” dove già ci recammo per recensire la customer experience offerta da KFC. Il banco dove Starbucks espone gli snack, tipicamente a ridosso delle casse, non è refrigerato: l’offerta comprende focacce ripiene, toast, bagle farciti, yogurt con granola, tè freddo, smoothie e frutta. Da poco, come anticipato, è comparso anche il tiramisù monoporzione. Lo analizziamo nel dettaglio, motivo per cui abbiamo scelto di consumare il prodotto in un luogo privato e non presso lo store.

Confezione e ingredienti: perplessità sul caffè

Il tiramisù Starbucks pesa 100 g ed è chiuso sottovuoto in un barattolo di vetro con tappo a vite. Il tappo è molto scuro, opaco, elegante ed arricchito da un’etichetta tonda brandizzata che fornisce molte informazioni importanti: il dolce è “classico, fatto a mano” e contiene “caffè Starbucks Colombia Espresso Roast“.

Sull’etichetta applicata alla base del vasetto, poi, possiamo leggere ingredienti e azienda produttrice. Il tiramisù di Starbucks è un “prodotto dolciario decongelato fatto a mano”, realizzato per Siren Coffee srl da Pianoforte 88 srl (Guido Albertini cucina dal 1973). In sostanza, quindi, Starbucks manda alla Pianoforte 88 il caffè Colombia Espresso Roast per la produzione del tiramisù.

La lista ingredienti riporta crema al mascarpone, tuorlo d’uovo pastorizzato, zucchero, acido citrico, savoiardi, cacao, caffè solubile e acqua. Il caffè dovrebbe essere quello dichiarato sull’etichetta frontale, ovvero lo “Starbucks Colombia Espresso Roast” ma la presenza della dicitura generica “caffè solubile” rischia di confondere il consumatore.

In generale, comunque, se guardiamo la foto dell’etichetta riportante gli ingredienti, ci accorgiamo che l’anomala disposizione delle parentesi rende estremamente difficile per i clienti apprendere l’esatta composizione del prodotto.

Prezzo e scadenza

Il prezzo per una monoporzione da 100 g è di 6 euro (60€/Kg). Il tiramisù, Lotto 08325, è stato decongelato in data 21 aprile 2025 ed è da consumarsi entro il 25 aprile 2025.

Tiramisù Starbucks: assaggio e confronto con quello del Bar Atlantic di Esselunga

Anche il Bar Atlantic di Esselunga propone il tiramisù monoporzione, disponibile sia per il take away che per il consumo in store. La linea di dolci proposta qui è, comunque, diversa rispetto a quella a marchio Elisenda di cui abbiamo già avuto modo di parlare in altri articoli.

Prodotti di natura diversa

Il Bar Atlantic vende la monoporzione di tiramisù impiattata e senza confezione, a differenza di quella Starbucks che si presenta comunque confezionata, anche laddove si preferisse consumarla in negozio.

Per coloro che gradiscono il take away, Esselunga provvede a riporre il tiramisù in una vaschetta generica e priva di etichetta con pellicola trasparente sigillata a caldo. Un elemento sicuramente positivo è che la confezione risulta completamente smaltibile nell’organico.

Anche in questo caso il prodotto è decongelato ma la lista ingredienti è più complessa rispetto a quella del tiramisù acquistato presso la nota caffetteria americana. Di base, comunque, ci sono sempre savoiardi, mascarpone e caffè solubile.

Non si conosce il peso della monoporzione e nemmeno il suo prezzo al chilo: al dettaglio, comunque, costa 3.50 euro. Questo tiramisù può essere ordinato direttamente al banco, tant’è che è presente nella vetrinetta dei dolci insieme alle fette di torta ed agli altri prodotti di pasticceria, oppure attraverso il totem per le ordinazioni.

Accedendo a tale totem è possibile consultare l’elenco degli ingredienti ma non risalire al produttore. Abbiamo, dunque, chiesto al personale: si tratta di Bindi, azienda molto nota per le preparazioni dolciarie. In ultimo, le date di scongelamento e di scadenza non risultano dichiarate.

Prova d’assaggio

Veniamo alla prova d’assaggio, che restituisce due esperienze diverse. Il tiramisù venduto da Esselunga tramite il Bar Atlantic presenta un aroma più industriale ma vanta savoiardi ben inzuppati, una maggiore umidità, crema vellutata e caffè piacevolmente liquido.

Il tiramisù di Starbucks ha un sapore più casalingo e conta su una crema al mascarpone corposa, dal gusto deciso, estremamente simile alla tradizionale fatta in casa. Allo stesso tempo, però, risulta più dolce, forse troppo, ed il gusto del caffè all’interno si percepisce appena.

Un’altra differenza significativa tra i due prodotti risiede sicuramente nella quantità del cacao: molto abbondante in Esselunga, equilibrata in Starbucks.

Tiramisù Starbucks voto 5,5. Qui i pro sono la bontà casalinga della crema e la bellezza del packaging costituito dal barattolo di vetro (riciclabile se portato a casa). I contro, invece, risiedono nel prezzo elevato, nella bassa intensità del gusto di caffé e nella scarsa chiarezza dell’etichetta.

Tiramisù Bar Atlantic – Esselunga voto 7. I pro, in questo caso, riguardano prezzo, gusto e consistenza mentre i contro sono relativi agli ingredienti più industriali nonché alle informazioni disponibili poco dettagliate (casa produttrice, data scongelamento e/o scadenza).

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