Ziliani-Uniparma. Volantino cartaceo. E il digitale..

Data:


Ziliani-Uniparma. Volantino cartaceo. E il digitale..

Maggio 2013. Nielsen e Università di Parma hanno tenuto lo scorso mese il 2° simposio di studio sull’evoluzione del volantino e delle promozioni di prezzo. Cercate in archivio le altre testimonianze su questo evento.

Cristina Ziliani dell’Università di Parma ha tenuto un’interessante relazione si “Promozioni e consumatori fra carta e digitale”. La registrazione di RetailWatch è ridotta per esigenze di tempo e spazio.

Ziliani parte dall’eco-sistema della convenienza del quale il volantino fa parte ma non è l’unico attore. Avanzano e si segmentano i coupon, da osservare alcuni casi Usa. Ormai il volantino si cerca però on line, non solo nell’elettronica di consumo ma anche nel food, il cartaceo viene tenuto come lista della spesa per la sua comodità. Aumenta il peso degli aggregatori e Ziliani commenta il rank di una classifica italiana su dati Nielsen.

Le famiglie che utilizzano il volantino spesso e di frequente sono ormai 20 milioni.

Grazie a un apposita ricerca Nielsen Ziliani ha potuto tratteggiare i segmenti più interessanti di coloro che utilizzano il volantino: solo cartaceo, light user e heavy digitali, il segmento più interessante del quale ha fornito un profilo, incrociando dati demografici a dati comportamentali.

Ecco poi un confronto interessante fra utilizzatori cartacei e digitali messi a confronto  e l’influenza che il volantino ha sulla brand image dei retailer. Dati che se vengono uniti alle tipologie di volantino, segnatamente quello digitale, aiutano a capire i trend e i loro significati. Anche se un confronto internazionale rivela qualche manchevolezza di troppo, ma è un’impostante segnalazione di opportunità di lavoro.

I consumatori chiedono più precisione e più specializzazione, superando il concetto di volantino come house organ. La tendenza dei retailer è quella di far incrociare sconti a volantino con possessori di carta fedeltà. Ovviamente è un comportamento comune, ma se si guarda in modo approfondito il comportamento delle singole insegne si scoprono diversi fattori interessanti, soprattutto incrociandoli con le categorie merceologiche trattate.

La conclusione di Cristina Ziliani è che il percorso di evoluzione è ormai tracciato e grazie a nuovi strumenti tecnologici saremo del posto in qualsiasi momento, in qualsiasi occasione e in qualsiasi luogo ci troveremo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.