Il gelato zero si è scavato un ruolo negli assortimenti della GDO, al pari di tutti gli altri alimenti del segmento, ovvero quelli senza zuccheri aggiunti o a basso contenuto calorico. Lo stesso vale anche per il gelato fit, ricco di alcuni ingredienti importanti per i clienti orientati al benessere.

Boom dei gelati “zero”: il trend che conquista la GDO

Negli ultimi anni, il mercato dei gelati confezionati ha visto una trasformazione significativa, derivata da una crescente attenzione dei consumatori per i prodotti salutistici e/o a basso contenuto di zuccheri. Questa evoluzione è stata sicuramente agevolata dalla moltitudine di contenuti inerenti il benessere che hanno spopolato presso i maggiori social network negli ultimi anni.
Crescita sul mercato
Il segmento dei gelati “senza zuccheri aggiunti” ha registrato una crescita notevole. Dal 2017 al 2024 il valore di questa categoria è passato da 51 a 75 milioni di euro ed è previsto raggiunga i 110 milioni entro il 2026 . Il trend riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo, con una preferenza crescente per prodotti capaci di combinare gusto e salute.
A livello globale, il mercato dei gelati senza zucchero è arrivato a valere 2.1 miliardi di dollari nel 2022, con una previsione di crescita fino a 3.5 miliardi entro il 2030, registrando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 7%.
Marchi protagonisti nella GDO

Tra i principali brand che hanno saputo cogliere questa opportunità nel mercato italiano – oltre a Tonitto 1939, alcune linee MDD come la Equilibrum di Esselunga, Goldgel Elite e Algida – spicca decisamente Mancuso. Questo marchio siciliano ha una lunga tradizione artigianale che risale al 1958 e il loro Gelato Zero si distingue per l’assenza di zuccheri aggiunti, l’alto contenuto di fibre e un apporto calorico contenuto. Rispetto ad altri brand che hanno dedicato parte della propria linea alla versione Zero, Mancuso presenta una gamma prodotti decisamente ampia: non solo barattoli ma anche coni e biscotti gelato.

Il gelato Mancuso, poi, è disponibile nel classico formato da 250 g e in coppette da 65 g. Il prodotto ha ottenuto importanti riconoscimenti nel settore, come il primo premio innovazione nell’ambito del Better Future Award durante la fiera TuttoFood di Milano. Ciò a conferma dell’impegno profuso dall’azienda nell’offrire soluzioni innovative che coniugano tradizione e benessere.
Tra gli altri traguardi raggiunti, citiamo il premio superior taste award per il gusto nocciola nel 2023 e per il pistacchio l’anno successivo, ottenuto in entrambi i casi con un punteggio di ben 3 stelle.
Innovazione e risposte alle esigenze dei consumatori

Le aziende del comparto stanno investendo in ricerca e sviluppo per creare prodotti che rispondano ai desiderata di un pubblico sempre più attento alla salute. L’utilizzo di dolcificanti naturali come la stevia e l’eritritolo, ad esempio, consente di mantenere il gusto dolce senza aggiungere zuccheri. Alcuni prodotti incontrano poi determinate esigenze specifiche, come quelle legate a diete chetogeniche o intolleranze alimentari. Questa accelerazione nello sviluppo di nuovi prodotti dimostra come il settore si stia evolvendo per offrire soluzioni tecnicamente migliori rispetto al passato.
Impatto sulla GDO e prospettive future
La crescente domanda di gelati “zero” ha avuto un impatto significativo sulla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). I supermercati e gli ipermercati stanno infatti ampliando la loro offerta per includere una varietà di prodotti a basso contenuto di zuccheri, rispondendo così alle nuove preferenze dei consumatori. D’altronde, secondo l’Osservatorio Immagino, nel 2023 le vendite di prodotti con il claim “senza zuccheri aggiunti” sono aumentate del 5,4% a volume e del 18,5% a valore, segnalando un chiaro trend di crescita.
Le prospettive per il futuro sono quindi positive per il segmento in esame. L’attenzione verso la salute e il benessere, accompagnata da una forte innovazione industriale, suggerisce che questa tendenza continuerà ad influenzare le scelte dei consumatori e, di conseguenza, gli assortimenti dei retailer.
Il gelato Fit nella GDO

Accanto ai gelati “zero”, ha preso piede nella GDO anche il segmento di quelli “fit”, pensati per chi pratica sport o segue uno stile di vita attivo. A differenza dei primi, che si focalizzano sull’assenza di zuccheri aggiunti o su un basso apporto calorico, i gelati fit sono arricchiti con proteine – spesso del siero del latte (whey protein) – e talvolta privi di grassi o lattosio. La loro formulazione è progettata per supportare il mantenimento della massa muscolare ed essere compatibile con regimi alimentari iperproteici.
Marchi come Enervit, Foodspring e alcune private label come Esselunga Fit o Despar Active hanno introdotto referenze che vanno incontro a questa domanda crescente, spesso con versioni ad alto tenore proteico di gusti classici come vaniglia, cioccolato e nocciola.
Il “caso” Charles Leclerc

Questo fenomeno dei gelati Zero e Fit è particolarmente seguito anche da personaggi pubblici di spicco che hanno deciso di puntare sulla merceologia, esponendosi in prima persona. L’esempio più significativo è sicuramente quello di Charles Leclerc: il pilota di Formula 1 ha lanciato da poco una propria linea di gelati proteici a marchio “LEC”, destinati alla GDO. Il progetto è nato in collaborazione con i fondatori delle note gelaterie “Grom”.