La conversione da shopper ad acquirente non è scontata. Anzi

Data:


 
La conversione da shopper ad acquirente non è scontata. Anzi

Ottobre 2016. Sempre più in futuro sarà necessario passare da una mera esposizione di prodotti alla costruzione di una vera e propria esperienza di acquisto, magari basato sulla soddisfazione di bisogni-desideri piuttosto che sulle categorie di prodotto.
 
– Quando lo shopper ha già chiaro cosa acquistare l’eCommerce è in grado di fornire l’approccio più efficiente. Il punto di vendita fisico deve lavorare duramente perposizionarsi a fianco (e non in concorrenza) conl’on-line.
– Spesso I punti divendita sonoarroganti, considerando che la conversion da shopper ad acquirente sia scontata. In future sarà necessario prestare maggiore attenzione nel creare una esperienza capace di attrarre l’acquirente.
 
Fonte: GFK-Eurisko
 
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Wars, Cotoletta di pollo surgelata: Dpiù vs Famila

Mettiamo a confronto le cotolette di pollo MDD acquistate da Famila (linea Selex) e da Dpiù (marchio Si fa Bontà). Si tratta di prodotti surgelati per i quali vengono valutati costo, packaging, ingredienti e sapore. Interessante notare come, seppure l'azienda produttrice sia la stessa per entrambi, le cotolette risultino diverse l'una dall'altra.

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.