MD-LD(Lillo): cedi nonfood e e-commerce

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MD-LD(Lillo): cedi nonfood e e-commerce
 
Maggio 2015. È stato inaugurato a Gricignano d’Aversa (Ce) il nuovo cedi di Lillo S.p.a., proprietaria delle insegne MD Discount – LD Market, completamente dedicato al non food . La struttura, contigua al cedi grocery, fungerà da polmone logistico e servirà i 5 cedi attualmente attivi nel paese (nell’occasione è stato anche annunciato l’acquisto di una nuova struttura in Sardegna, per efficientare il business nell’isola).
 
I numeri del No-food in MD-LD
 

 
Il ruolo della categoria
RetailWatch ha intervistato Anna Campanile, responsabile acquisti No-Food e direttrice Marketing di Lillo S.p.a., che definisce la categoria con tre parole chiave: supporto, attrazione, occasione.
Il business core di MD-LD resta il food e il non food rimane un valido supporto alle vendite, grazie ad una battuta media alta e soprattutto un margine medio corposo.
Di sicuro il non food ha la capacità di attrarre il cliente in punto vendita, soprattutto grazie alle promozioni spot presenti a volantino. La tendenza di tutti gli operatori della distribuzione è di tematizzare l’offerta, legando ad ogni azione promozionale una serie di prodotti a tema. Di fondamentale importanza la comunicazione, a volantino e in-store.
Il prezzo (occasione) è il terzo fattore chiave per il No-food in Lillo S.p.a., che permette al cliente di portare a casa a buon prezzo un prodotto che non è di prima necessità ma che colma il bisogno, naturale, di autogratificazione.
 
Il prodotto: prezzi aggressivi e collaborazione con i fornitori
La maggior parte degli elettrodomestici e prodotti di elettronica sono commercializzati con il marchio di fantasia MxD, che richiama l’insegna e comunica la volontà dell’azienda di metterci la faccia. Ma anche la capacità di proporre un prodotto non semplicemente confezionato su misura, ma costruito in collaborazione con i fornitori. È sempre la Sig.ra Campanile a dirci che la proposta commerciale viene seguita passo passo e condivisa con il supplier, con cui vengono concordate le specifiche tecniche, il design, il packaging oltre che, naturalmente, il prezzo.
La scelta dei fornitori è attenta anche al territorio: se è vero che una gran parte della cifra d’affari del reparto è realizzata con prodotti provenienti dall’estero (Cina, Vietnam e Turchia sono i principali mercati d’approvvigionamento extra UE), è altrettanto vero che sono molti anche i fornitori locali, con i quali Lillo stringe partnership sovente durature e fruttuose per entrambe le parti.
Non raramente nei punti vendita delle catene MD-LD si trovano prodotti di marca: cosi come nel grocery, anche nel non food la marca funge da richiamo per il cliente e viene venduta a prezzi aggressivi.
 
La gestione del reparto nel punto di vendita
Il non food è sicuramente una categoria molto ostica dal punto di vista della gestione in punto vendita. Per alcune linee di prodotto il rischio obsolescenza è altissimo (prodotti high-tech in primis, ma anche elettrodomestici) e la corretta gestione dello stock è fondamentale. Su questo la sig.ra Campanile ha le idee chiare e va oltre il suo ruolo di Buyer quando dichiara che il non food è gestito in un’ottica di Category Management: sell-in e sell-out sono facce della stessa medaglia  e il processo non si chiude con la mera vendita ma continua con l’assistenza post vendita, fornita grazie a convenzioni stipulate con centri specializzati (il prodotto viene riconsegnato al punto vendita e mandato in assistenza e, nel caso d’impossibilità di riparazione, viene sostituito o rimborsato).
 
Non è allo studio una strategia di ritorno, come accade in Lidl, del prodotto invenduto a fine promozione. Anche per questo, negli ultimi volantini, è presente una sezione dedicata ad offerte “fuori tutto” con prodotti riproposti ed ulteriormente ribassati.
 
Non food: la novità è l’e-commerce
Entro il prossimo mese verrà inaugurata anche un’altra piattaforma, questa volta on-line, per l’e-commerce dei prodotti non food.
Una sfida ambiziosa, nonché rischiosa, alla quale abbiamo riservato un secondo approfondimento.
 

 
Podini: pronti 500 milioni d’investimenti e 60 nuove aperture
Patrizio Podini, nel corso della serata d’inaugurazione del cedi non food, ha anche annunciato la creazione di una società ad hoc (Lillo Immobiliare S.r.l.) che costruirà, nei prossimi 5 anni ben 60 nuovi punti vendita di proprietà in tutta Italia, nei quali vedrà la luce il nuovo format già sperimentato a Barra (Napoli) e Dalmine (BG).
 
Sul tavolo del Cavaliere, oltre alla già citata piattaforma di e-commerce, c’è già il progetto di un nuovo Ce.Di. dedicato ai freschissimi (attualmente i reparti gastronomia e macelleria sono gestiti da partner, mentre l’Ortofrutta è quasi tutta gestita direttamente) e un forte impegno per ridurre il costo dell’energia nei punti vendita e nei depositi. Il tutto è si traduce in un investimento da 500 milioni di euro e nella creazione di oltre 1250 posti di lavoro.
 

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