Coop esce dal discount, si rafforza Tuo-Despar

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Coop esce dal discount, si rafforza Tuo-Despar

Marzo 2013. L’anno si apre con una novità eclatante: il ricentraggio del proprio core business. Ai nastri di partenza ecco un nuovo assetto delle reti di vendita dei discount Dico-Coop e gruppo Tuo-Despar. Entro la fine di questo mese le sette cooperative di consumo che gestiscono il marchio Dico cederanno la rete dei 342 discount al gruppo Tuo (gruppo Despar), storico operatore nella distribuzione laziale con 54 punti vendita, da cui acquisiranno contestualmente i supermercati a insegna Despar e Ingrande presenti principalmente a Roma e nel Lazio.

Come tutti sanno sia Coop sia Despar aderiscono a Centrale Italiana, la principale centrale di acquisto nazionale. Coop con questa operazione, punta a concentrarsi su formati distributivi più coerenti con i rispettivi core business (supermercati) e rispondere a precise strategie aziendali. Tuo-Despar ha sempre avuto un’anima da soft discount e sarà più abile a gestire questo canale di Coop: è infatti attivo nel discount dalla fine del 2003, con una formula discutibile fin che si vuole ma con risultati brillanti.

L’operazione, contemporaneamente di sviluppo e di ricentraggio del core business, rafforzerà la presenza di Coop nella capitale e consentirà al gruppo Tuo di dare ulteriore slancio nazionale alla rete di discount. In questo modo, comunque, Coop dismette un’insegna e un canale che ha registrato per la terza volta un rosso di bilancio, con una perdita di 20 milioni di euro nell’esercizio 2011. Non si conoscono i particolari finanziari dell’operazione, ma è lecito pensare che Coop si è accollata i debiti accumulati negli anni prima di cedere azienda, cedi e rete di vendita.

Chi è il gruppo Faranda
Il gruppo Tuo è entrato in Despar nel 2002 e fa parte del gruppo famigliare di Antonino Faranda: va dal catering, all’horeca, al dettaglio, appunto. È anche titolare del gruppo di distribuzione Doreca, ingrosso di bevande acquisito da Peroni. Allo stesso Faranda si è rivolto Oscar Farinetti per l’immobile di Eataly Ostiense, già prelazionato da Faranda e ceduto a Eataly. A quel che risulta a RetailWatch esiste anche una collaborazione logistica e di acquisto tra Faranda e Farinetti su Roma.

Il format del discount Dico-Coop è stato più volte modificato con risultati altalenanti e forme societarie autonome. A giudizio di RetailWatch non ha mai cercato una propria strada, autonoma dai leader di mercato, Eurospin e Lidl. L’assortimento fu ristrutturato profondamente alla fine del 2010 con l’uscita dei principali brand dell’IDM che lo avevano sostenuto sin dall’inizio con formati differenti da altri canali come super e ipermercati. Quindi di fatto è passato dal soft discount all’hard discount. Le referenze dell’IDM sono state sostituite da marchi di fantasia propri, ma il processo merceologico era già in ritardo rispetto soprattutto a Eurospin che stava imboccando la strada della promozione e della comunicazione massiccia dei brand di fantasia.

L’ibrido Ingrande
Coop acquisisce da Faranda anche l’insegna Ingrande. Conta su 7 punti di vendita, 3 nella provincia di Roma, 1 nella provincia di Viterbo, 2 di Ancona e 1 di Rimini. Si tratta di un ibrido, metà cash and carry, metà ipermercato, una tipologia di difficile gestione, con clienti professionali dell’horeca e consumatori qualsiasi. È una tipologia interessante nei centri a vocazione turistica dove operano numerosi operatori dell’horeca, ma che necessità di un assortimento e di un pricing determinato e peculiare per quel target. La recente ristrutturazione di Metro e il suo grado di specializzazione è il punto di riferimento ma difficilmente imitabile.

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