Da ikea i lavoratori sono tutti uguali

Data:

Da ikea i lavoratori sono tutti uguali

Presentazione dei Risultati della Ricerca IKEA/Parks. L’incontro è avvenuto il 31 gennaio alle ore 11,00 presso la sala Donzelli dei Giureconsulti – Milano.

Parks liberi e uguali
Parks è un’associazione senza scopo di lucro che ha tra i suoi soci esclusivamente datori di lavoro.
La mission di Parks è quella di aiutare le aziende attraverso l’implementazione della più avanzata strumentazione a livello internazionale, a creare ambienti di lavoro inclusivi e rispettosi di tutti i dipendenti e in particolare di quelli GLBT (Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transessuali) al fine di realizzare al massimo le opportunità di business legate allo sviluppo di strategie rispettose della diversità.
Attirare il talento di qualsiasi persona, non discriminandone l’orientamento sessuale sono tematiche che vanno portate avanti nelle aziende.
I soci di Parks sono aziende italiane e internazionali, eccellenti nei propri settori produttivi (in primis Ikea socio fondatore, Citi, Lilly, Gruppo Consoft, Linklaters, Johnson&Johnson, Telecom Italia, Il Saggiatore, Sixti SpA, Roche).

Ha aperto l’incontro Ivan Gasparotto Direttore Esecutivo di Parks che ha illustrato i risultati  della ricerca di IKEA/Parks in base ad un questionario distribuito nei punti vendita di Ikea di Bologna, Roma e Catania.
IKEA vuole essere competitiva sul mercato, per questo vuole migliorare la capacità del dipendente, il valore economico del talento umano.
Il datore di lavoro ha a cuore i GLBT. Molte giornate di formazione delle aziende effettuate sono dedicate per gestire i GLBT, prosegue Gasparotto.
La diversità fa bene al business perchè dà la possibilità a ciascun dipendente di "essere se stesso" e consente al business di far leva sulla creatività e la motivazione di tutto il personale, anticipare i cambiamenti, comprendere meglio i diversi segmenti di clientela, aumentare il senso di appartenenza e trattenere i migliori talenti, essere più competitivi sul mercato.

Il questionario e i risultati
Il questionario distribuito ai dipendenti è stato erogato in forma rigorosamente anonima, su supporto cartaceo per assicurare la confidenzialità.
Dal sondaggio risulta che il 6 percento della popolazione IKEA sono GLBT, minoranza sostanziosa che va presa in considerazione.

Dai risultati dell’indagine emerge una differenza sostanziale tra i tre punti vendita di IKEA.
Alla domanda rivolta alle persone GLBT: sei completamente dichiarato/a al lavoro riguardo al tuo orientamento sessuale?
Bologna risponde con un 48 per cento, a Roma con il 50 percento, contro il 20 percento di Catania.
Sempre a Catania  emergono maggiori testimonianze di discriminazione.

Il ruole delle aziende
IKEA socio fondatore di Parks è soddisfatta dei risultati del sondaggio, dove emerge che l’85 percento dei dipendenti non si ritenga imbarazzato per i GLBT.
Il ruolo delle aziende, soprattutto in Italia, dove lo Stato non riconosce la diversità è importante che l’Azienda ne tenga conto. IKEA tiene in considerazione le convivenze al pari delle coppie sposate, come ad esempio per casi di spostamento di personale.

IKEA ritiene Il posto di lavoro,  come luogo di accettazione e di crescita. Con la formazione di Parks si cerca di lavorare, di non discriminare le persone che lavorano a prescindere ll’orientamento sessuale.
I cambiamenti culturali richiedono tempo prosegue Chiara Volpato (Ordinario di Psicologia sociale Università di Milano la Bicocca ). All’interno di Bicocca e Bocconi, gli studenti sono sensibili a queste tematiche.
L’orientamento sessuale fa comunque da sfondo a qualsiasi interazione tra le persone, per questo non va sottovaluto.

E’ una strategia poco fruttuosa di considerare tutti uguali conclude Vittorio Lingiardi (Ordinario di Psicopatologia Generale Università di Roma la Sapienza), fruttuosa invece è considerare una minoranza  e cercare di far sì che tutti abbiano un paio di scarpe per poter camminare (la metafora è calzante).

L’incontro si conclude con un rinfresco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.