Il prezzo è una decisione di acquisto, ma la fruibilità del pdv è fondamentale

Data:

Il prezzo è una decisione di acquisto, ma la fruibilità del pdv è fondamentale

Novembre 2016. Che il prezzo la facesse da padrone negli attributi che influenzano la decisione di acquisto degli alimentari confezionati, era una questione nota. Un po’ meno che al terzo posto figurasse la fruibilità del negozio, addirittura in una proporzione doppia rispetto all’Europa. Quando si dice del buon gusto italiano, della cultura del bello, bisogna comprendere, infatti anche i negozi. Dire che un negozio brutto non attira sembra quasi un luogo comune, ma non lo è, specialmente nel food, La cultura del bello è soggiacente al nostro modo d’essere, al nostro modo di vivere e, probabilmente, le persone che hanno risposto a questa inchiesta pensano proprio al loro ideale di negozio, oltre a quello che frequentano abitualmente. Suvvia, ammettiamolo, un negozio Esselunga è più fruibile, più bello di un Eurospin o di uno Sma dove le corsie dello scatolame rischiamo quasi di caderti addosso, è una sensazione, certo, solo una sensazione, ma la fruibilità degli spazi commerciali sono importanti.
Il gusto dei prodotti sono meno importanti, come driver di scelta, in Italia che in Europa. Forse perché la qualità e forse il sapore sono dati per assodati.
 
Più difficile credere che le selezioni assortimentali arrivino solo al quarto posto. I professori che insegnano trade marketing ne uscirebbero distrutti: l’assortimento e la selezione dei prodotti è alla base del retail moderno. Certo poi bisogna spiegarlo al cliente, ma se un’insegna ha in assortimento 4.000 referenze invece di 8.000, quindi con una profondità e una estensione diversa dal suo competitor si vede e dovrebbe essere un fatto discriminante.
 

 
Fonte: Rapporto Coop

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.