Kantar: la MDD si sviluppa poco perché la GDO non è concentrata

Data:


Kantar: la MDD si sviluppa poco perché la GDO non è concentrata

Marzo 2017. La ricerca svolta da Kantar per AIM, l’Associazione dell’industria di marca europea, in Italia è rappresentata da Centromarca, aggiunge agli studi sulla MDD, Marca del distributore, un tassello interessate. Anzi, due tasselli.
 
L’indagine mette il focus sugli impatti della innovazione, nel triennio 2013-2015 in 12 paesi europei. Al di là delle singole percentuali e dei decimali esposti i dati sono interessanti per vedere le MDD italiane nei confronti delle MDD negli altri paesi europei.
 
1° tassello: la MDD cresce al crescere della quota di concentrazione della GDO
L’Italia, come la comunità del retail sa bene, è un paese frammentato: la quota di mercato dei singoli retailer è bassa, come l’incidenza, in generale, delle MDD sul totale delle vendite. È  questo uno dei risultati della ricerca: bassa concentrazione della GDO significa di converso basso sviluppo della MDD.  Bisogna però ricordare che la MDD in Italia è stata sviluppata più recentemente che in altri paesi europei. La MDD inoltre è a macchia di leopardo e gli standard europei riguardano solo alcuni retailer italiani.
 
La prospettiva di sviluppo delle MDD è legata alle strategie di differenziazione dell’immagine di insegna e di offerta assortimentale e di servizi dei singoli operatori e dell’intero comparto. Le esperienze internazionali indagate da Kantar dicono però che il problema della crescita delle MDD, anche nei casi di eccellenza, è un problema di allargamento dei volumi di venduto.
 
Il recente Marca2017 ha mostrato una crescita delle MDD guidata da 3-4 retailer e l’evoluzione dell’alto di gamma (bio, naturale, vegan, con e senza, alto di gamma come scala prezzi), ma il resto dei retailer, in base alle esperienze europee e quindi alla ricerca di Kantar, è legato a una non crescita proprio dei volumi, figlia di una non concentrazione del retail.
 
Bisogna poi, sempre per l’Italia, considerare le differenze fra nord-centro e sud Italia, dove, nel sud Italia, la competizione orizzontale fra distributori non è certo ai livelli di quella del nord Italia.
 
Bisognerebbe poi analizzare in profondità la non crescita nel mainstream, nonostante la sovraesposizione del facing, una delle analisi, francamente che è mancata a Marca2017.
 


 
2° tassello: la non concentrazione blocca lo sviluppo della MDD
La ricerca di Kantar entra nel merito dell’innovazione e le possibilità di scelta del consumatore. I nuovi lanci sono il 10% delle referenze vendute negli ultimi tre anni, i lanci tendono a decrescere. In Italia il tasso di innovazione è al più basso livello con un andamento in riduzione, come in Spagna, paese dove però la concentrazione è guidata da Marcadona.
Se si guarda a come si ripartiscono i lanci fra IDM e MDD si vede che l’IDM contribuisce per il 58% in volume. L’Italia è più alta ma con il declino più alto, fatto che potrebbe danneggiare l’intero mercato.
 
L’IDM contribuisce per il 67% in valore. Rimangono sullo scaffale, in pratica, le referenze che hanno creato più valore e che hanno saputo intercettare i bisogni dei clienti rispondendo a domande precise.
 
Interpretando i dati della ricerca di Kantar si potrebbe pensare a un pericolo di equilibrio nell’offerta assortimentale e nella stessa struttura dei lanci.
 
Il tutto riporta, a parere di RetailWatch, al problema tipicamente italiano, con una scarsa concentrazione di Cedi e di negozi che non accenna ad essere risolto. Anzi, a quel che ci risulta si apriranno ancor più supermercati-scatolame. A che pro?
 
Scarica qui le slide della ricerca di Kantar
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.