Kramer cr Kramer e lo sguardo di Meryl Streep

Data:

 

Kramer cr Kramer e lo sguardo di Meryl Streep

Autore: Giulio Rubinelli per la scheda del film, Luigi Rubinelli per gli abbinamenti food

Kramer contro Kramer

Sky Cinema Classic
Ore 21.00
Dramm. Di R. Benton
1979 – USA

In questo film c’è, probabilmente, tutto sull’amore, in ogni suo aspetto.
È un’introspezione nelle dinamiche e nella psiche di ogni soggetto coinvolto nella separazione.
Illustra cosa sia l’egoismo, la sofferenza, il dolore e il piacere, pur restando sempre sopra le parti, riaprendo sempre le porte a nuovi risvolti che impediscono allo spettatore di prendere una posizione netta, tranne che riguardo alla vittima, che, come sempre, rimane il figlio.
Partendo dall’assunto che nessuno chiede di venire messo al mondo, l’ingiustizia di subire la divisione dei propri genitori in tenera età, appare atroce. Venire poi conteso al pari di un oggetto, troppo giovane per vedere la propria opinione presa in considerazione, non ha limite al tragico.
Ma Robert Benton non si limita a questo aspetto.
Vuole capire perché Meryl Streep abbandona casa. Insiste nel voler illustrare quali sono le colpe, ma anche le giustificazioni di Dustin Hoffman per la sua assenza.
Cosa significa diventare padre quando tuo figlio ha già sei anni. È mai troppo tardi?
Col senno di poi certe scelte non si fanno, quella donna non l’avrei sposata, mio figlio non l’avrei messo al mondo, quella sera sarei rimasto a casa, quell’offerta non l’avrei rifiutata. Col senno di poi.
Ma col senno di poi non si va lontani, almeno tanto quanto con i rimorsi, con i se e con i ma. Kramer contro Kramer è un capolavoro del cinema sociale perché ha introdotto la variabile del tempo nei confronti del noi, che con l’avanzare della modernità, e la persistenza della quotidianità, fa andare strette le responsabilità.

Nel 2011 le separazioni sono state 88.797 e i divorzi 53.806.
I tassi di separazione e di divorzio totale sono in continua crescita. Nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni si contavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 si arriva a 311 separazioni e 182 divorzi.
La durata media del matrimonio risulta pari a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi.” (ISTAT)

Kramer contro Kramer è del 1979. A cosa alludeva, allora, il regista? Aveva già fatto con anticipo i conti in tasca sui futuri incassi? Niente di meglio, allora, che mettere il pubblico di fronte alle proprie incertezze.

Cinque Premi Oscar ti ricompattano le idee.

GENERE: Drammatico

VELOCITà: Volano 100 min (di per sè già brevi) quando hai a che fare con due dei più grandi di sempre.

TEMPERATURA: Glaciale. Lo sguardo di Meryl Streep non lascia scampo a chi abbandona.

QUALITA’: Chi non l’ha già visto? È passato troppo tempo? È ora di approfittare degli insegnamenti del buon cinema.

DA VEDERE CON: Se siete una famiglia unita, anche i più piccoli non hanno nulla da temere. Leggero pericolo per l’”effetto Bambi”

Il Concerto per Mandolino di Vivaldi è il tocco di classe che ci riporta alla comicità delle nostre debolezze.

Gli abbinamenti food

Difficile fare gli abbinamenti di un simile film proprio per quel gelo siderale negli occhi di Maryl Streep, chissà se è così anche nella vita vera… Comunque proviamo a ribaltarlo e trovare sapori più rotondi e ricchi per fronteggiare la vita di tutti i giorni.

. Il vino: Ribolla Gialla di Damijan Podversic, Gorizia. Sapete cosa dice del suo lavoro? “Oggi mi sento una persona fortunata perché sto facendo quello che ho sognato sin da bambino”. Basta e avanza contro il mal di Streep. Un vino ricco di colore e di sapore, da guardare a lungo e da gustare veramente con calma. Contro il logorio della vita quotidiana.

. Il formaggio: Montasio duro, stagionato anche un anno, ma se ci riuscite prendete quello da grattuggiare. Il gusto è decisamente più forte della Ribolla, ma il retrogusto della Ribolla alla fine esce e l’impasto prodotto fa superare anche l’occhio terribile della Streep.

. Il cioccolato. Di Slitti Perù Apurimac. Cioccolato fondente extra, 70% cacao. Con granella, giusto per consolarsi, se non avete pianto troppo…

 

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