Per vendere bisogna fare cultura: LaViaItalia di Eataly a NY

Data:


Per vendere bisogna fare cultura: LaViaItalia di Eataly a NY

Febbraio 2016. Eataly ha aperto lo scorso anno il secondo impianto di NewYork in Liberty Street, downtown. RetailWatch lo ha già commentato.
 
Oscar Farinetti è un po’ come Matteo Renzi, piace al 50% delle persone, non piace all’altro 50%. A noi piace, non lo nascondiamo.
 
Il perché è presto detto: fa quello che altri non fanno, soprattutto nell’esportare il suo format e il suo catalogo commerciale. È un po’ quello che fa Sopexa (società francese, 50% pubblica, 50% privata): fa cultura e informazione del sistema di produzione italiano prima che dei prodotti e dei brand che ospita. E di questo, in modo pragmatico, dobbiamo andare fieri. È nel suo DNA sin dall’inizio, dall’impianto pilota di Torino. Fare cultura per vendere prodotti e brand, senza cultura i risultati sono diversi.
 
Oscar Farinetti ha costruito Via Italia (grande corridoio di raccordo fra i ristoranti) raccontando i prodotti italiani principali che apparentemente sono semplici, in realtà hanno dosi di biodiversità non indifferenti con Comuni di produzione che si dividono e si sovrappongono in modo fin troppo allegro. Raccontare la biodiversità dei prodotti (prima che dei marchi) è una lezione salutare. Farinetti, da vero Mercante, lo fa per tutti, ben sapendo, ovviamente, che ci guadagna, ma farlo per tutti significa, appunto, occuparsi di tutto il vino italiano (non solo di Fontanafredda, di tutto il formaggio, di tutta la pasta e via dicendo.
 
ViaItalia è una lezione di realismo e di umiltà salutare soprattutto per chi si ripromette di commercializzare all’estero. Far conoscere la bellezza e la bontà dei nostri territori, dei nostri sistemi di produzione, fare cultura a 360° dei prodotti significa davvero poter vendere di più.
 
Lasciateci fare una battuta: bisognerebbe pagare Oscar Farinetti per quel che sta facendo per la valorizzazione culturale dei prodotti italiani. O no?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.