Retail: per essere scelti bisogna essere riconosciuti

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Retail: per essere scelti bisogna essere riconosciuti

Febbraio 2016. Molti manager stanno guardando alla fusione Ahold-Delhaize e alla creazione di un supergruppo, transnazionale, come quello appena nato, come al futuro della distribuzione. Effettivamente la fusione ha una sua importanza, come del resto ce l’hanno le supercentrali europee (Rewe ha abbandonato Core per andare in Copernic con Leclerc-Coop). Ma le vere novità arriveranno dall’ingresso nei vari mercati dei pure player di internet che inizieranno a commercializzare il food. Esempio su tutti: Amazon che ha iniziato le vendite a luglio di quest’anno, invitando le PMI italiane a entrare nell’assortimento, senza chiedere contribuzioni varie.
 
Per competere in questo nuovo scenario a RetailWatch sembra importante rivedere la politica di marketing e commerciale che dovranno essere basate su:
 
. un assortimento di qualità,
. la revisione degli investimenti di marketing e di comunicazione che sono ancora su piattaforme e media tradizionali, riversando i risparmi ottenuti sulla riduzione di prezzo e sulle piattaforme on line,
. rivedere il sistema dei prezzi e il pricing,
. per essere scelti dal consumatore, infatti, oggi ma ancor più nel futuro, bisogna essere riconosciuti e per essere riconosciuti bisogna essere:
            . differenziati,
            . avere un posizionamento preciso,
            . godere di un’immagine pulita, semplice e diretta.
 
Andranno poi affinati gli strumenti on e off line sintonizzando le azioni sui social media con le azioni off line e soprattutto con la comunicazione in store.
 
Chi lo farà per primo godrà di un vantaggio competitivo difficile da raggiungere.

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