Sutter-IBC: le imprese reclamano più competitività

Data:

Aprile 2018. “La crescita è ferma. L’incertezza frena le scelte delle aziende, delle famiglie e degli investitori. L’economia ha bisogno di una scossa, lo Stato di riforme”. Intervenendo all’assemblea dell’Associazione Industrie dei Beni di Consumo (IBC) il presidente Aldo Sutter pone l’accento su forti criticità che condizionano l’attività delle oltre 32mila aziende alimentari e non food attive in Italia. “Il nostro comparto vale quasi il 30% del Pil generato dall’industria italiana: 70 miliardi di euro su 250”, rileva Sutter. “Molto di più se consideriamo l’indotto, cioè tutte le aziende che operano a monte dell’industria dei beni di consumo. Siamo un asse strategico dell’economia, attivo sui fronti dell’innovazione, della valorizzazione del capitale umano, del digitale, della creatività… A fronte di questo ruolo chiediamo risposte strutturali che ci consentano di esprimere la nostra competitività: modernizzazione degli assetti pubblici, del fisco, della giustizia, delle reti infrastrutturali, incentivi alla ricerca”.

Secondo i dati diffusi da IBC, nel quarto trimestre 2018 erano cresciute di poco sia la produzione di beni di consumo (+0,2%), sia le vendite al dettaglio (+0,3%), ma da gennaio 2019 il quadro è peggiorato. “Le imprese avvertono una riduzione degli ordinativi; le famiglie iniziano a percepire il peggioramento delle prospettive. In queste condizioni è possibile che diventino più prudenti, aumentando il risparmio a scapito della spesa”, afferma Sutter.

Il presidente di IBC rimarca che in un quadro critico per i consumi l’aumento delle aliquote Iva avrebbe pesanti effetti depressivi sulla dinamica della domanda, con ripercussioni sull’attività delle imprese, sull’indotto e sull’occupazione. “Nonostante le rassicurazioni del Governo siamo molto preoccupati, perché il quadro è diverso rispetto al passato”, spiega. “Negli anni scorsi si utilizzava la clausola di salvaguardia Iva per garantire un obiettivo di saldo che tendeva al pareggio negli anni successivi. La disattivazione della clausola manteneva comunque su un sentiero di riduzione. Ora, invece, gli obiettivi sui saldi sono più alti: 1,8% del Pil nel 2020 e 1,5% nel 2021. Secondo le nostre analisi, se non venisse adottata la clausola, il deficit si porterebbe in prossimità del 3% del Pil, forse oltre; un valore relativamente elevato, che giustificherebbe la reazione delle autorità europee e dei mercati finanziari”. Per queste ragioni, la probabilità che gli aumenti dell’Iva si materializzino, almeno in parte, appare più elevata rispetto agli anni scorsi.

Un altro fronte caldo per l’Industria dei Beni di Consumo è il progetto di legge sulle chiusure domenicali dei punti di vendita. “Il provvedimento”, sottolinea Sutter, “andrebbe contro i principi del libero mercato: ogni azienda deve poter decidere orari e giorni di apertura in funzione delle sue strategie commerciali e dell’equilibrio del suo conto economico. I consumi sono statici ed è paradossale che si pensi a provvedimenti che frenano gli acquisti”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.