Un interessante esperimento di biometria in Esselunga del PoliMi

Data:


Un interessante esperimento di biometria in Esselunga del PoliMi

Dicembre 2017. Il Polimi, nell’ambito dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail ha presentato il mese scorso un primo esperimento in ambiente naturale di eye-tracking svolto in Esselunga. Il test voleva comprendere le modalità di interazione con il supermercato da parte degli individui, tramite la rilevazione del percorso visivi dell’utenza durante l’esplorazione del pdv e l’osservazione del comportamento.
 
Ecco alcuni risultati.
 
La presenza di una popolazione con scarsa conoscenza del pdv ha permesso uno sguardo sui processi di conoscenza del pdv da parte di nuovi clienti, più che sui prodotti, sull’osservazione schematica degli scaffali per cogliere elementi famigliari.
 
I cartelli con le indicazioni delle corsie sono fondamentali e rappresentano il principale punto di attenzione nell’esplorazione del pdv.
 
Il tempo di osservazione è risultato pari, se non doppio, di quello destinato alla scelta dei prodotti.
 
Il secondo risultato del monitoraggio ha riguardato la strategia di interazione con scaffali e prodotti. Clienti diversi tendono a dare significati e valori diversi alle informazioni associate al prodotto (sulle confezioni, sui prodotti, nella comunicazione del punto di vendita). Il retro delle confezioni è un primo punto di attenzione che antepone la valutazione del prodotto alla valutazione del brand o del prezzo. La veicolazione di informazioni a valore aggiunto appare cruciale, grazie anche a totem interattivi e touch. Oppure con la realtà aumentata dell’etichetta stessa. Oppure ancora con la segnalazione di prodotti cross selling.
 

 
Riguardo le promozioni il test ha evidenziato come il consumatore abbia la tendenza a ridurre il tempo della scelta facendosi direzionare dalle indicazioni segnaletiche invece che dalla valutazione del dato oggettivo di prezzo, anche se il prodotto è su scaffali poco visibili. Ovviamente questo varia a seconda dei vari grappoli di consumatori e dal loro back ground socio-demografico e di attenzione.
 
Il consumatore è multicanale, on e off store, fisico e virtuale: i modelli di interazione con il prodotto, con il negozio, con le informazioni, con le promozioni, con il prezzo, cambiano radicalmente a seconda di dove si trovi e con cosa stia interagendo.
 
L’esperimento di biometria è stato condotto con strumenti di Intelligenza Artificiale di Pheel.
 
Fonte: PoliMi, Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.

Erbert: la startup del food sano, tra nuove strategie digitali e servizi per le aziende

Erbert, startup milanese fondata nel 2020 da Enrico Capoferri, ha intrapreso un percorso di crescita e trasformazione nel settore food retail, focalizzandosi su alimentazione sana, sostenibilità e innovazione.

Il Viaggiator Goloso è inciampato?Tutti i difetti di un brand onnipresente.

Il Viaggiator Goloso non è un brand molto comparabile con quelli up market di insegne come Coop e Conad per via della strategia con la quale è stato utilizzato fino ad ora. In futuro, però, rischia di perdere la propria identità, falcidiato dai tempi che cambiano.

Conoscere Costco, il gigante americano alla conquista dell’Europa

Costco non è un retailer come gli altri sotto tanti punti di vista. Analizziamo, nel dettaglio, la catena a stelle e strisce da 249.6 miliardi di vendite che ha aperto nel Vecchio Continente, dal Regno Unito alla Spagna.