Zanderighi-TradeLab: non food risale, cambio canali

Data:


Zanderighi-TradeLab: non food risale,  cambio canali


Giugno 2015. GS1Italy ha messo a punto con TradeLab l’annuale Osservatorio sui consumi del Non Food. Lo stato di salute di questo comparto che secondo i dati dell’Osservatorio ammonta a poco meno di 100 mld di euro (l’Istat, allargando le categorie, conta 146 mld di euro) sta migliorando; la caduta degli acquisti e dei consumi si sta fermando, grazie a un miglioramento della fiducia dei consumatori, dice Luca Zanderighi, partner di TradeLab.
 

 
Le quote di mercato dei retailer della distribuzione moderna si stanno consolidando, ma nel contempo, sottolinea Zanderighi, si sta rimodulando la rete di vendita fisica in modo diverso a seconda del comparto analizzato.
 

 
Parallelamente cresce l’e-commerce. In alcune categorie le quote di mercato sono ancora basse ma sono in crescita a due cifre e soprattutto, seguendo i trend e le previsioni, sono destinate a guadagnare quote di mercato velocemente.
 

 
In futuro, dice Zanderighi, le imprese baseranno il loro sviluppo su:
. multispecializzazione e distintività,
. low cost e prossimità,
. polarità urbane e canali digitali,
. retail brand community e pop up.
 
Multispecializzazione e distitntività
L’offerta diventerà più selettiva e orientata ai servizi, definendo ancor più segmenti di consumo core e un portfolio prodotti-brand per merceologia.
 
Low cost e prossimità
Aumenterà la selezione dell’offerta dei servizi e dei prodotti e la convenienza di prezzo dei prodotti stessi.
 
Polarità urbana e canali digitali
I canali fisici, soprattutto in location urbane, punteranno a dare maggior centralità alla dimensione relazionale del rapporto con i clienti.
La rete fisica saà poi integrata a 360° con i canali di vendita digitali e con le attività social.
 
Retail brand community e pop up
I retailer stanno cercando nuovi concept e format che siano in grado di suscitare emozioni e far diventare lo shopping un momento unico, lavorando per costruire una community.
I responsabili dei canali di vendita dovranno essere più flessibili nella gestione delle singole location in termini di spazio e di tempo (avanzata dei pop up e dei temporary).
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Wars, Cotoletta di pollo surgelata: Dpiù vs Famila

Mettiamo a confronto le cotolette di pollo MDD acquistate da Famila (linea Selex) e da Dpiù (marchio Si fa Bontà). Si tratta di prodotti surgelati per i quali vengono valutati costo, packaging, ingredienti e sapore. Interessante notare come, seppure l'azienda produttrice sia la stessa per entrambi, le cotolette risultino diverse l'una dall'altra.

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.