Santambrogio-Végé: dalla P di prezzo alla P di persona

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Santambrogio-Végé: dalla P di prezzo alla P di persona

Maggio 2016. Dai clienti al cliente, dai target alla persona. È questa la chiave di lettura che dà Giorgio Santambrogio, ad di Gruppo Végé. E infatti propone il passaggio dal CRM tradizionale all’Event Based Marketing, ciè è possibile trovare l’offerta migliore per soddisfare il bisogno manifestato da quel cliente. Inoltre grazie alla location analytics è possibile lavorare in profondità su porzioni di territorio ristretto.
 
La dimensione digitale, dice Santambrogio, ci permette di aumentare la visibilità e la notorietà del Gruppo Végé e delle sue insegne. Inoltre ci permette di sviluppare una comunicazione bi-direzionale con i clienti dei nostri pdv. Ma c’è di più, aggiunge Santambrogio: con il digitale è possibile instaurare una relazione empatica tra i clienti e i singoli pdv e tradurre gli sforzi di comunicazione in atti di acquisto.
 
Oggi, sottolinea Santambrogio si parla ancora si promozioni di prezzo, in senso generale, ma è necessario spostare il focus, come sta facendo Gruppo Végé, sulla P di persona. Bisogna diffondere una vera cultura di prodotto in ogni touch point della customer journey delle singole persone. E cita i 4 pilatri di Google:
. i want to konow moments,
. i want to go moments,
. i want to do moments,
. i want to buy moments.
 
E cioè la decisione di acquisto di una persona può essere influenzata nel preciso momento in cui viene presa se contestualmente nello stesso istante si trasmette l’informazione giusta e rilevante per quella persona.
 

 
E proprio da questo assunto parte la strategia di installare la tecnologia beacon (CheckBonus) nei pdv del Gruppo Végé.
 
Cosa sono i beacon? “Sono fari che guidano il cliente all’interno del punto di vendita”.
 
Il Gruppo ha effettuato un test su un campione di 22 supermercati Eté sui 300 beaconizzati, con 2 periodi di 15 gg ciascuno, in modo da inviare un messaggio informativo di prodotto sullo smartphone del cliente davanti allo scaffale. Lo stimolo dei contenuti è incentrato a far conoscere un prodotto-marca.
 

 
I risultati sono sorprendenti, sottolinea Santambrogio. Il 19,9% delle vendite in più è dovuto allo stimolo dell’effetto Beacon.
 
In questo modo il prodotto è in grado di parlare direttamente al cliente.
 
L’intervento di Giorgio Santambrogio si è tenuto al convegno. “Quale futuro per la promozione delle vendite” a Cibus 2016, organizzato da Nielsen e Università di Parma.

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