GFK Eurisko: diminuisce lo stile di vita premium

Data:


GFK Eurisko: diminuisce lo stile di vita premium

Settembre  2012. GFK Eurisko sta presentando in alcune città il suo annual 2012. Riportiamo di seguito alcune osservazioni della relazione di Silvio Siliprandi sull’evoluzione dei consumi.

“Se dovessimo dire con poche parole qual è il segno degli ultimi due decenni, ci affideremmo a due concetti dominanti:
Società Complessa e Mondo Piccolo:
• un impetuoso sviluppo di risorse e competenze -per fare, per pensare, per agire- degli individui che però scelgono e agiscono in un contesto più complesso, caratterizzato dall’indebolirsi delle istituzioni come «dispensatori» di senso, sicurezze, significati; segnato da maggiori rischi, da maggiori sfide e responsabilizzazioni per la persona
un mondo che "si restringe" perché aumenta la capacità di "percorrerlo" e viverlo, perché tutto si interconnette: aumento della mobilità sul territorio, crescita di tecnologie relazionali che favoriscono confronto, scambio e condivisione a livelli estremamente rapidi e allargati, rapidità di circolazione dei fenomeni, con crisi e opportunità globali

Dalla dinamica vista nascono alcune culture, innovative nella loro essenza o nella loro rivisitazione moderna, di cui bisogna tenere conto per capire i consumi (e non solo).
Quattro sono le forme culturali privilegiate di questi anni:
. la cultura dell’opportunità,
. la cultura della sostenibilità
. la cultura della relazione
. la cultura dell’esperienza
Si tratta di forze culturali che rappresentano insiemi strutturati e complessi di credenze, valori, pratiche e non si limitano a esprimere singole tendenze.

LA CULTURA DELL’OPPORTUNITÀ
• È una cultura -non solo di consumo ma «esistenziale»- trasversale, che ormai esiste ed esisterà al di là delle varie crisi e fiammate del sistema economico. Dovremo dunque farci sempre i conti
• Nasce perché l’individuo si è reso più autonomo e consapevole, ha maggiori risorse conoscitive…
…ma si nutre dei grandi «tradimenti» del sistema economico vissuti dai consumatori, che hanno consolidato l’idea di un prezzo estremamente "mobile" e poco legato ad un’oggettività produttiva non criticabile (passaggio all’Euro in primo luogo ma si pensi anche a tutte le fiammate dei prezzi degli ultimi anni)..• …è spinta anche dell’eccesso di capacità produttiva che ha portato a dilatare l’offerta, le alternative di acquisto, i canali, con la nascita del discount e dell’outlet, del basso prezzo ad alto valore simbolico…
• …cresce anche sulla cultura di Internet, eminentemente caratterizzata da disintermediazione, ricerca, confronto e

LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ
• È una cultura che nasce in parallelo al consolidarsi dei processi    dI globalizzazione    e    delle    nuove consapevolezze che questi portano con sé: supporto scientifico e certificazione della società «del rischio», interrelazione dei fenomeni ambientali, risonanza mediale allargata di eventi e disastri
• Si sviluppa come consapevolezza diffusa e si declina in varie forme e modalità: sostenibilità ambientale ma anche culturale, territoriale, umana, economica
• Si esprime e riverbera sotto forma valoriale, in chiave di stile di vita ma soprattutto in termini di consapevolezza di consumo

LA CUTLURA DELLA RELAZIONE
• È la cultura «sociale» per definizione, che si sviluppa come ricerca dell’altro, dello scambio, di una richiesta di rapporti fiduciari. E che attraverso il confronto, e a partire da questo, determina le coordinate personali (il sé come differenza dall’altro)
• Nasce    (anche)    come    risposta    all’eccesso    di individuazione    (empowerment,    autodirezione, autonomia al limite del solipsismo) accumulata nel corso degli ultimi decenni
• Si rafforza anche attraverso la valorizzazione dei legami deboli, informali, transitori, che affiancano (e spesso sostituiscono) i legami relazionali ascritti (di sangue, territoriali)

LA CULTURA DELL’ESPERIENZA
• È una cultura che nasce dall’accumulo e dal surplus simbolico, di segni, significati, immaginazione, flussi di comunicazione, in cui è immersa la cultura contemporanea
• È figlia della società che, più di ogni altra, ha smaterializzato il piacere e i consumi, li ha resi un gioco e un esercizio dell’immaginazione, manipolabili e reinterpretabili all’infinito
• Ha il suo centro e motore nella cultura e nella prassi dell’autogratificazione,    dell’indulgenza    e    della sensorialità, prescinde dalla cultura della pura razionalità economica (e sociale)
• La sensorialità trova nella dimensione dello spazio – e dunque nei format di consumo e di trade – uno straordinario centro propulsivo e amplificatore dei propri presupposti e significati.

Qui sotto gli stili di consumo individuati da GFK-Eurisko e le variazioni anno su anno. Contraraiamente al comune sentire indicano in regressione il Premium QUALITÀ, VALORE, SERVIZIO «COMPRO IL MEGLIO E NON BADO (QUASI) AL PREZZO» che molti altri istituti danno in aumento. Forse perché questi ultimi limitano il campo di osservazione al solo FMCG (largo consumo) e diversi media lo proiettano poi all’universo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.