GruppoVégé: perché i valori, la vision e la storia sono importanti

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GruppoVégé: perché i valori, la vision e la storia sono importanti

Settembre 2016. Nel 2011 nessuno avrebbe scommesso su Sidis, un gruppo che perdeva improvvisamente il 50% dei soci. Il presidente Nicola Mastromartino e l’ad Giorgio Santamabrogio si sono rimboccati le maniche, appoggiati dall’unanimità del nuovo consiglio di amministrazione e hanno iniziato a bussare ai portoni di tutti gruppi della gdo per dimostrare la bontà del loro progetto aggregativo. È nato ICube, centrale nella quale entra Pam. E nuovi soci per GruppoVégé, nato nel 2014, non badando all’entusiasmo di Santambrogio e alle poche parole di Mastromartino, ma al senso e ai risultati commerciali e di marketing raggiunti da Gruppo Végé.
 
Adriano Leone Vegetariano
Giorgio Santambrogio sta rispolverando valori e mission, memorabilia e testi universitari prodotti negli anni ’80 dalla Végé di Migliarini-Garosci-Lombardini-Bitetto e giustamente li mette nelle teche della nuova sede per dimostrare che non c’è futuro senza storia, e la storia o la si ha o non serve inventarla. Come Adriano Leone Vegetariano, uno spot inventato da Bruno Bozzetto nel 1963, sponsor la Fondazione Luigi Micheletti. Ad Adriano Leone Vegetariano piacevano i prodotti Végé per il risparmio, per la qualità e per lo sconto del 5%, prima operazione continuativa della storia delle promozioni della gdo. Un anticipo doppio di quarant’anni: i veg e lo sconto continuativo.
 
Ecco allora che Giorgio Santambrogio distribuisce mission, vision, valori corporate e valori consumer a tutta la business community per ricordare loro la solidità di Gruppo Végé.
 
La mission
Dare i migliori servizi commerciali e di marketing ai soci
 
La vision
Espandere il network Végé mantenendo un equilibrio stabile
 
I valori corporate
Reputazione
Trasparenza
Efficienza
Umiltà
 
I valori consumer
L’individuo prima del cliente
Ascolto e comprensione
Relazione prima dello scambio
 
Magari ci fosse ancora la matita di Bruno Bozzetto a disegnare questi assunti che sono già diventati paradigmi: ne nascerebbe un nuovo Adriano Leone Vegetariano, magari un po’ invecchiato, ma capace di portare il cuore oltre la siepe, la crisi di questi anni, il cambiamento rapidissimo imposto dalla globalizzazione e da internet, e dare indicazioni ancora sul futuro che ci attende.
 
Per adesso accontentiamoci dei beacon di Mastromartino e Santambrogio, nella sede e nei negozi del gruppo, che una buona dose di futuro lo annunciano già (senza esagerare nel loro uso promozionale o di gamefication, non è vero, Giorgio?).
 

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