L’azionariato diffuso fa crescere l’azienda? Il caso Auchan

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L’azionariato diffuso fa crescere l’azienda? Il caso Auchan

Aprile 2012. L’azionariato diffuso è uno strumento che permette ai collaboratori di partecipare ai risultati attraverso un investimento volontario nell’impresa in cui lavorano, di cui possono quindi valutare costantemente i progressi e in cui possono portare sempre il loro contributo al miglioramento ed alla realizzazione di valore. Tra le aziende che hanno sperimentato l’azionariato diffuso come incentivazione dei propri dipendenti c’è la catena dei supermercati Simply , società del gruppo ISMS- Auchan che controlla le attività dei supermercati in Italia Francia, Spagna, Russia e Polonia e che in Italia è presente con le superette di vicinato, ‘Punto Simply’, i supermercati di prossimità ‘Simply’ e i supermercati d’attrazione ‘IperSimply’. I dipendenti ‘azionisti’ del gruppo hanno l’opportunità di essere coinvolti nei processi decisionali e di partecipare alla condivisione dei risultati attaverso i premi di produttività.

Tre fasi
Il titolo sottoscritto è riservato esclusivamente ai collaboratori che lavorano in Italia e Spagna, non è quotato in borsa ed il suo valore è fissato una volta l’anno da un collegio di esperti indipendenti che, per stabilirlo, valuta i risultati di Auchan Super e dell’intero Gruppo Auchan. I collaboratori possono acquistare i titoli una volta l’anno e cederli nell’ambito di tre finestre temporali predefinite. In Italia il lancio dell’azionariato ha avuto inizio nell’autunno del 2010 ed ha coinvolto tutti i 7800 collaboratori a tempo indeterminato in tre fasi che si sono concluse nell’estate del 2011.
– La prima fase ha visto l’individuazione e la formazione dei Rappresentanti del Patrimonio personale che svolgono il ruolo di riferimento dei colleghi azionisti, restano in carica per due anni e sono eletti dagli azionisti.
– La seconda fase che si è svolta tra marzo ed aprile dell’anno scorso, ha riguardato la formazione di tutti i potenziali azionisti dell’economia d’impresa e il progetto di azionariato SMA. . . La terza fase ha visto il lancio della sottoscrizione e la dichiarazione del valore di partenza dell’azione. La sottoscrizione vera e propria si è svolta tra giugno e luglio 2011 e si è conclusa con l’adesione all’azionariato da parte di circa 5400 collaboratori, pari al 69% dei dipendenti, una percentuale incrementata fino al 77% grazie ad una promozione.

Per rispondere alla domanda del titolo: si, i collaboratori-azionisti sono più coinvolti di quelli di altri gruppi. È un po’ come nei gruppi di acquisto (alimentare, elettronica, cartoleria), dove i singoli imprenditori proprietari delle catene locali partecipano a tutte le fasi della vita commerciale del gruppo, dall’acquisto, al marketing, alla logistica, dando il loro contributo diretto.
In un fase di recessione come l’attuale queste forme di organizzazione, a giudizio di RetailWatch, sono sempre più utili a dare motivazione e, perché no, a formare una sorta di controllo dell’impresa. Ricordate? È il modello tedesco, detto renano, di co-interessenza.

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