Nell’ortofrutta aumenta il peso del pack, in controtendenza verso gli altri reparti

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Settembre 2019. Negli ultimi decenni sono molte le tematiche che sono andate ad incidere sul confezionamento dei prodotti. Dalla riduzione dei costi, al design, alla sostenibilità ambientale ed etica, le variabile sembrano aver portato con il tempo tutte verso una riduzione della quantità di materiali utilizzati. Il risultato è stato quindi quello di un carrello della spesa sempre più leggero.

DA UN LATO la generale attenzione al contenimento degli sprechi e il contestuale affermarsi di nuclei familiari sempre più piccoli ha spinto un ripensamento al ribasso del formato dei prodotti. Dall’altro la crescente sensibilità verso le tematiche ambientali e le scelte più responsabili del consumatore hanno spinto a considerare anche il packaging come determinante importante delle decisioni di acquisto stimolando il ricorso a materiali riciclati e maggiormente sostenibili non chè ad un ridimensionamento degli imballaggi.

MOLTEPLICI SONO GLI effetti che hanno contribuito all’alleggerimento del carrello. Alla lieve contrazione delle unità vendute (-0,2%), si aggiungono gli effetti derivanti dalla presenza di formati più piccoli e dal ricorso ad un pack più leggero. Alla luce di queste dinamiche nel primo semestre del 2019 sono state venduti 3milioni di kg di packaging in meno rispetto al primo

semestre 2018. In particolare, i comparti che più degli altri hanno ridotto il peso del packaging sono: prodotti dietetici, formaggi e gastronomia vegetale sostituiva.

NEL GENERALE TREND di alleggerimento della spesa, alcune categorie vanno in controtendenza.

. il caso ortofrutta reparto in cui si assiste ad una diminuzione del contenuto e quindi alla vendita di formati più piccoli ma anche con il pack più pesante, per effetto del nuovo interesse dei consumatori verso prodotti già confezionati e “ready to eat”, come la quarta e quinta  gamma.

NEI PRIMI 6 mesi del 2019 il peso lordo dei prodotti Lcc venduti in iper e super ha registrato una flessione del -0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In media, il packaging rappresenta il 18,4% del peso complessivo della spesa degli italiani, mentre la restante parte più evidentemente la parte edibile. Una percentuale questa che oscilla fortemente tra le diverse

aree merceologiche. Per i prodotti della cosmetica, i profumi e gli spumanti l’imballo

incide per più della metà del peso complessivo. Di contro, nei prodotti usa e getta, nel pet care e nei cereali è il contenuto a rappresentare la quasi totalità del peso.

Fonte: italiani.coop

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