Spaccio Alimentare: la Gdo nel sud

Data:


 

Spaccio Alimentare: la Gdo nel sud

Ottobre 2015.  Strutture organizzative concepite per rispondere a modelli di consumo tradizionale, impedimenti di natura finanziaria e visioni strategiche limitate da un territorio economicamente fragile configurano la distribuzione di massa nel Sud Italia sulla base di realtà imprenditoriali disomogenee, accomunate solo dall’istinto verso l’adesione a marchi conosciuti su scala nazionale.

In tale prospettiva, chi si assume il rischio di impresa nel settore specifico rivendica al marchio di riferimento salde garanzie circa l’ottimizzazione dei costi, la sicurezza dei rifornimenti, la puntualità logistica, il maggior potere negoziale nei confronti dell’industria di marca, l’affidabilità tecnica sui processi di gestione, ovviamente la visibilità e la credibilità all’interno del mercato.

La scelta del rapporto si orienta molto spesso su CONAD, SIMPLY MARKET, DESPAR, tanto per citare le insegne che più facilmente si incontrano per strada da queste parti.

Le multinazionali della distribuzione e le “presenze dirette” dei gruppi italiani più importanti non ci sono o versano in stato di impercettibilità; il mercato rimane appannaggio delle imprese locali, celate attraverso il meccanismo dell’affiliazione dietro un’insegna nota o strutturate su dimensioni modeste.

Un’azienda che si presenta “da sola”, con un nome particolarmente caratteristico, l’ambizione di offrire un servizio completo e dimensioni che ora iniziano ad essere ben avvertite, in stato di disallineamento rispetto alla consuetudine imprenditoriale, è SPACCIO ALIMENTARE.

Il Gruppo è sconosciuto su base nazionale, ma presidia Sicilia e Calabria con una fitta rete di punti di vendita diretti, nonché con un numero crescente di affiliati in franchising (segnale questo che il marchio è in grado di suscitare credibilità ed è concretamente provvisto di esperienze di gestione funzionali).

GRUPPO ALIMENTARE fa capo alla FRATELLI CAMBRIA S.p.A., con sede in provincia di Messina, a Pace del Mela.

L’azienda non si è fatta assorbire dalla tendenza a ricorrere al franchising, ma inizia essa stessa a servirsene per incrementare la propria risonanza commerciale nel meridione.

Presenta un “private label” assortito, riversato degnamente su tutte le principali categorie merceologiche, modulato su qualità e convenienza; racconta di sè una storia carica di orgoglio e impegno:

Spaccio Alimentare nasce da una grande passione che mette al primo posto la qualità ed il risparmio quotidiano. Il nome originale trae ispirazione dal concetto nato in Italia nel dopoguerra. Lo “spaccio” era un luogo di assoluta fiducia tra cliente e rivenditore dove si poteva trovare ogni genere di prodotto food e no food, qualità garantita e prezzi sempre dalla parte del consumatore. I nostri punti vendita Super Spaccio Alimentare offrono tutta la qualità e la convenienza del tuo Spaccio Alimentare in uno spazio ancora più grande e con una marcia in più. Fiore all’occhiello di Super Spaccio Alimentare sono i reparti speciali dedicati alla gastronomia, pasticceria, rosticceria e panetteria, dove i maestri chef preparano quotidianamente cibi da asporto con la stessa cura che ci metteresti tu. Con i reparti speciali di Super Spaccio Alimentare organizzare feste, eventi e catering in genere è un gioco da ragazzi”.

In definitiva, fanno capo all’azienda due rami, uno connesso al format tipico del supermercato tradizionale, ad insegna “Spaccio Alimentare” e l’altro al superstore moderno, con insegna “Super Spaccio Alimentare”.


 
Nel primo caso, correlato a “Spaccio Alimentare”, i territori interessati sono:
Messina (6 pdv);
Falcone (ME);
Barcellona P. G. (ME);
Capo d’Orlando (ME);
Campogrande-Tripi (ME);
Giardini Naxos (ME);
Milazzo (ME) (2 pdv);
Monforte San Giorgio (ME);
Pace del Mela (ME);
Patti (ME) (2 pdv);
Piraino (ME);
Roccalumera (ME);
Sant’Agata di Militello (ME);
Santa Teresa di Riva (ME);
Terme Vigliatore (ME);
Venetico Marina (ME);
Ragusa;
Augusta (SR);
Catania;
Santa Maria di Licodia (CT);
Aci S. Antonio (CT);
Caltagirone (CT);
Palermo;
Misilmeri (PA);
Partinico (PA);
Lascari (PA);
Alcamo (TP);
Castellammare del Golfo (TP);
Marsala (TP);
Reggio Calabria (2 pdv);
Gioiosa Jonica (RC);
Melito Porto Salvo (RC);
Pellaro (RC);
Rosarno (RC).
 
Si tratta, in totale, di 42 supermercati.
 
Nel secondo caso, quello delle superfici maggiori a insegna “Super Spaccio Alimentare”, il presidio sul territorio è affidato a punti vendita situati a:
Siracusa;
Catania (2 pdv);
Acireale (CT);
Milazzo (ME);
Reggio Calabria;
Palermo (3 pdv);
Termini Imerese (PA).
 
Si tratta, in totale, di 10 superstore.  
 
Qualità garantita e prezzi sempre dalla parte del consumatore” sono due messaggi inviati con solennità alla clientela, talmente carichi di significato che la loro effettiva coerenza “sul campo” necessita di verifica: così è stato per uno dei quarantadue supermercati, quello situato a Reggio Calabria, in via Aldo Moro nr. 107/109 (mercoledì 26 Agosto, alle ore 10:00).
 
“Qualità garantita”.
L’immagine complessiva ricavata sui freschissimi non è stata particolarmente piacevole, quanto meno non all’altezza della comunicazione altisonante: spazi angusti e poco illuminati, ortofrutta modesta collocata all’ingresso sulla destra, quasi nascosta, non in condizioni di spiccare per varietà e pregio dell’assortimento, macelleria non impeccabile, sia a servizio che in take away per rispondere contestualmente all’esigenza della spesa tradizionale basata sulla scelta del taglio, sul confronto con l’esperto (cose particolarmente apprezzate al sud Italia) ed all’eventuale necessità del rapido “prendi e porta via”; gastronomia intasata, impegnata con difficoltà a servire notevole affluenza, segnale evidentemente positivo che la prossimità è fidelizzata o almeno disponibile in tal senso, che vi sono le premesse affinché si instauri quella “fiducia” tra cliente e rivenditore che il termine “spaccio” mira ad evocare; a onor del vero però qui, con la fila alle 10:00 del mattino, può spontaneamente insinuarsi il dubbio che nel concreto esista un basso livello di servizio.
 
“Prezzi sempre dalla parte dei consumatori”.
Di seguito i prezzi di vendita al pubblico di un estratto di referenze a buona rotazione, prodotte dall’industria di marca e sottoponibili ad eventuali comparazioni da cui evincere il posizionamento competitivo:
COCA COLA, formato da 1,75 l., €1.59
Pasta BARILLA 500 g., €0.75
Farina BARILLA 1 kg., €0.69
Aranciata FANTA 1.75 l., €1.49
Gassosa SPRITE 1.75 l., €1.49
 
Di seguito i prezzi della prima pagina del volantino, in corso dal 21 al 31 Agosto:
Succhi PFANNER 2 l. €1.49
Birra PERONI 33cl.x6 €2.99
Ammorbidente SPUMA DI SCIAMPAGNA 3 l. €1.99
 
Nell’insieme, alla domanda se la coerenza delle parole trovi concretezza nei fatti, è il caso di rispondere: non completamente! Meno su qualità e servizio, più sulla competitività dei prezzi.


 
Spaccio Alimentare  via A. Moro, 107/109 Reggio Calabria:
Ambientazione interna  1
Location  2
Area Freschi  1
Assortimento  2
Convenienza  4
Volantino (chiaro, conciso, conveniente, ben leggibile, ma sprovvisto di “framing”)  3
(scala valori, da 0 (più basso) a 5 (più alto))
 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.